La Chiesa ha ripetutamente invitato le autorità a essere vigili: a non abusare dei loro poteri, a non violare la Costituzione e le leggi, a fermarsi, a cessare gli attacchi e a pentirsi.

È con sincero dolore che dichiariamo che alcuni rappresentanti delle autorità armene, tra cui il primo ministro Nikol Pashinyan, stanno deliberatamente perseguendo la loro linea irrispettosa e oscena nei confronti della Santa Chiesa”. Padre Asohik Karapetyan, membro del clero della Santa Sede di Etchmiadzine, ha scritto.

“La Santa Chiesa ha ripetutamente invitato le autorità a essere vigili: a non abusare dei loro poteri, a non violare la Costituzione e le leggi, a fermarsi, a cessare gli attacchi e a pentirsi. Pentirsi come cristiani armeni.

Ma ahimè, nulla cambia, il male continua. Per di più, le azioni di alcuni rappresentanti delle autorità stanno diventando sempre più aggressive, prive di spirito cristiano e di legalità.

Come sacerdote, mi rivolgo a questi funzionari. Ritengo necessario avvertirli: se non vi fermate, saremo costretti a sollevare la questione a un livello superiore. Avete superato i limiti del consentito, i limiti della fede e della vita spirituale.

Fermatevi, funzionari pubblici. Per favore, per amore di Dio, mettete fine a questo processo mostruoso, in cui non c’è né amore né luce. L’anatema della Chiesa è terribile – con tutte le sue più gravi conseguenze in questa vita e nell’eternità. Quindi non incoraggiateci a ricorrere all’autorità divina: fermatevi e pentitevi”, scrive padre Asohik.

Fonte principale: news.am