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Risposta alle dichiarazioni del Primo Ministro della Repubblica di Armenia riguardo la negazione del Genocidio armeno del 24 gennaio 2025 :
La piattaforma Europeans for Artsakh è profondamente scioccata e costernata dalle inaccettabili dichiarazioni del Primo Ministro armeno Nikol Pashinyan sul Genocidio armeno. Queste osservazioni, che mettono in discussione verità e fatti storici innegabili, insultano le vittime del Genocidio, i discendenti dei sopravvissuti e l’intera nazione armena. Inoltre, minano il lavoro per il riconoscimento del Genocidio armeno che storici, politici, organizzazioni umanitarie e cittadini stanno facendo con dedizione in tutto il mondo da decenni.
La lotta per il riconoscimento del Genocidio armeno è profondamente radicata nel lavoro degli armeni di tutta Europa, attraverso i quali la stragrande maggioranza dei Paesi europei e il Parlamento europeo hanno riconosciuto questo atroce crimine contro il popolo armeno e l’umanità.
Come europei, siamo profondamente indignati dal fatto che il Primo Ministro della Repubblica d’Armenia abbia messo in discussione questo risultato, per il quale la Repubblica d’Armenia e la diaspora armena hanno lavorato insieme per molti anni.
Gli sforzi per il riconoscimento del Genocidio armeno non devono essere subordinati a motivazioni politiche interne o esterne di alcun tipo.
Mettere in dubbio alcuni aspetti di questa lotta a fini politici non fa che rafforzare le campagne di disinformazione dei nostri nemici che cercano di distorcere la verità.
Il popolo dell’Artsakh è stato vittima di un genocidio e di un’epurazione etnica. Europeans for Artsakh chiede che questo crimine contro l’umanità venga condannato dalle istituzioni internazionali e che i responsabili di questo crimine siano chiamati a rispondere delle loro azioni.
Il riconoscimento della responsabilità e del genocidio è necessario per l’instaurazione di una pace giusta.
È ampiamente accettato che quando un criminale non riconosce il proprio crimine e non si pente delle sue abominevoli azioni, è sempre propenso a ripeterle.
Lo stesso vale per la Turchia: essa non riconosce il proprio crimine e non si pente. I nostri connazionali dell’Artsakh hanno vissuto la ripetizione del Genocidio, e ancor peggio, la sua continuazione.
La negazione del Genocidio armeno da parte della Turchia e la sua recente messa in discussione da parte del Primo Ministro della Repubblica di Armenia potrebbero seriamente minacciare l’esistenza e il futuro della Repubblica di Armenia.
Europeans for Artsakh
10 febbraio 2025
Fonte: arfd.am