Il governo armeno, oltre a tenere segrete queste questioni di importanza vitale per il suo stesso popolo, nasconde le cose per fanatismo al fine di rimanere al potere, dando l’impressione di avere il controllo della situazione e che questo accordo sia nell’interesse dell’Armenia, pur sapendo chiaramente che non è così.

In un post su Facebook, Arman Tatoyan mette in guardia dalle crescenti richieste avanzate dall’Azerbaigian dopo la fine dei “negoziati” sul cosiddetto “accordo di pace”. Egli descrive una serie di richieste da parte di varie figure sostenute dal governo azero, tra cui:

  • Il governo armeno deve garantire il ritorno degli “azeri occidentali” e il loro ingresso e uscita dall’Armenia senza ostacoli.
  • L’apertura del cosiddetto “corridoio Zangezur” nel 2021. A novembre, in una conferenza stampa con il Presidente turco, il Presidente azero ha annunciato che il “corridoio Zangezur” avrebbe collegato tutto il mondo turco.
  • Modifica della Costituzione della Repubblica di Armenia in base alle richieste dell’Azerbaigian.
  • L’Armenia deve risarcire l’Azerbaigian.
  • L’Armenia dovrebbe prendere l’iniziativa di sciogliere il Gruppo di Minsk dell’OSCE.
  • L’Armenia deve essere smilitarizzata e le armi acquistate devono essere consegnate o restituite.
  • La glorificazione della vittoria nella Prima guerra dell’Artsakh e dei partecipanti alla guerra deve cessare in Armenia. Tutte le strutture e le organizzazioni armene impegnate nella diffusione dei valori nazionali devono essere chiuse.
  • Secondo la propaganda del governo azero, si tratta di questioni che devono essere risolte al di fuori e prima della firma dell’“accordo di pace”.

Quindi, a parte il fatto che il governo armeno sta tenendo nascoste queste questioni di vitale importanza per il suo stesso popolo, sta nascondendo tutto questo per fanatismo al fine di rimanere al potere, dando l’impressione di avere il controllo della situazione e che questo accordo sia nell’interesse dell’Armenia, pur sapendo benissimo che non è così.

Fonte principale: 168.am